Ultimo libro della trilogia della scrittrice Katherine Pancol (Gli occhi gialli dei coccodrilli - Il valzer lento delle tartarughe). Romanzo brillante e ricco di personaggi ben caratterizzati, prima fra tutti la protagonista, l'insicura Josephine, che lotta continuamente contro se stessa per cambiare la sua vita. Finale forse un po' troppo sbrigativo e veloce.
- Il caso è Dio che gira in incognito.
- Zoè tu non sai che cosa significa "scrivere". Vuol dire dedicare tutte le proprie forze, tutto il proprio tempo e la propria attenzione a un'unica cosa. Pensarci in continuazione. Non essere interrotta, un solo secondo, da qualcosa d'altro. Non è semplicemente sentire l'ispirazione e buttare giù qualche appunto su un foglio, significa lavorare, lavorare, lavorare, seminare idee, aspettare che spuntino e raccoglierle solo quando sono pronte. NOn prima, altrimenti finisce che strappi la radice, non dopo perché sarebbero sfiorite. Bisogna essere attenti, ossessionati, maniacali... E' impossibile vivere per gli altri.
- Ci si burla delle persone che sognano, le sgridiamo, le fustighiamo, le riportiamo con i piedi per terra, diciamo loro che la vita è brutta, triste, che non c'è futuro, nessuno spazio per la speranza, dandole dei colpetti sulla testa perché imparino bene la lezione. Si inventano per loro necessità di cui non hanno bisogno, portandogli via tutti i soldi. Vengono tenute prigioniere. Rinchiuse a doppia mandata. Si impedisce loro di sognare, d'ingrandirsi, di rialzarsi... E tuttavia... Tuttavia.... Senza sogno non siamo che poveri esseri umani con braccia prive di forza, gambe che corrono inutilmente, una bocca che inghiotte aria, degli occhi vuoti. Il sogno è ciò che ci avvicina a Dio, alle stelle; è ciò che ci rende più grandi, più belli, unici al mondo... E'così piccolo un uomo senza sogni. Così piccolo, così inutile... Fa male vedere un uomo a cui resta solo il quotidiano, la realtà del quotidiano. E' come un albero senza foglie. Bisogna mettere le foglie sugli alberi. Incollarne tante perché sia un albero grande e bello. E tanto peggio se alcune cadono, ne rimetteremo altre. Ancora e ancora, senza scoraggiarsi... E' nel sogno che le anime respirano, che s'intrufola la grandezza dell'uomo. Oggi non si respira più, si soffoca. Il sogno è stato soppresso, come l'anima e il Cielo.
- Pasolini aveva ragione. I morti ci parlano in continuazione, siamo noi che non ci prendiamo il tempo per ascoltarli...
- Quando l'uomo avrà tagliato l'ultimo albero, inquinato l'ultima goccia d'acqua, ucciso l'ultimo animale e pescato l'ultimo pesce, allora si renderà conto che il denaro non è commestibile.
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